martedì 21 febbraio 2012

AUTISTICI ADULTI E.... DIMENTICATI.



Chissà perchè quando si parla di autismo si tratta sempre di "bambini autistici".
Pare che gli autistici rimangano sempre bambini e non diventino mai "adulti autistici".
Perchè? E' semplice, perchè gli autistici una volta diventati adulti vengono dimenticati
dalle istituzioni. Da bambini c'è la buffonata dell'integrazione scolastica che in realtà
non è mai esistita perchè a scuola non viene rispettata la loro esigenza di continuità didattica
e cambiano continuamente insegnanti di sostegno e assistenti,  che sono indispensabili
figure di riferimento. Perchè i bambini autistici trascorronno gran parte dell'orario scolastico
nelle aule di sostegno affinchè non disturbino i compagni "normodotati" e gli insegnanti
curriculari. In buona sostanza perchè tutto ciò che è scritto sulla famosa L. 104/92 che
dovrebbe tutelare l'inserimento scolastico dei bambini autistici rimane solo e sempre
una mera "dichiarazione di intenti", fumo negli occhi, un modo per illudere i genitori.
Man mano che i bambini autistici crescono tutto diventà più difficile, cade la maschera
ipocrita e beffarda dell'"accoglienza", le ore di sostegno diminuiscono in maniera
esponenziale ed è semre più visibile e scandaloso l'isolamento di questi bambini ormai
diventati ragazzi. L'isolamento delle famiglie è sempre più marcato, man mano che
aumenta l'età degli autistici aumenta anche l'età e la stanchezza dei genitori e la
solitudine delle famiglie. Molto spesso aumentano anche i comportamenti problema
e la gestione della vita quotidiana che può trasformarsi in un autentico inferno.
Al compimento dei 18 anni il legislatore si accorge che la persona autistica ha bisogno di una tutela, di
un rappresentante "legale". Lunghe peripezie per risolvere anche questo problema.
Nuova, ennesima visita della Commissione Medica per essere proprio certi che abbiano diritto
alla pensione o che magari nel frattempo sia accaduto il prodigioso miracolo della
guarigione, quando, essendo medici, dovrebbero sapere in partenza che la guarigione
NON ESISTE PER GLI AUTISTICI, a meno che non sia stata sbagliata in partenza
la diagnosi. Ma non si sa mai, meglio accertarsi che lo Stato non possa incamerarsi
anche quei pochi spiccioli di pensione. Meno pensioni, più privilegi per i politici voraci!
Dopo il compimento dei fatidici 18 anni si passa dalla Neuropsichia Infantile al Centro
di Igiene Mentale che altro non è che un distributore automatico di farmaci a volte
inutili, più spesso dannosi. Decine di terapie devastanti che peggiorano la situazione,
se si è fortunati funzionano per qualche tempo, poi smettono di funzionare e ti fanno
pagare anche gli interessi del "prestito" di relativa tranquillità precedente.
Per gli autistici adulti e per le loro famiglie si spalanca l'abisso del "nulla".
Non esistono o meglio sono scarsissime le strutture di accoglienza (sia diurne che residenziali specifiche)
e praticamente inarrivabili.
Gli autistici adulti e le loro famiglie sono SOLI. Per loro lo Stato non esiste. Non ci sono aiuti, non
ci sono diritti. Solo un'immensa sconfinata disperazione.
   Giovanna
- Il quadro raffigurato all'inizio del post è stato dipinto da Marcello. Titolo "Le tre barche" -