lunedì 24 maggio 2010

Solite falsità sull'autismo....

E' ormai da tempo che nel web circola un PPS con questo titolo:
Patrick Notley è una persona con autismo e ha prodotto queste bellissime foto con l'intenzione di condividerle....
La prima volta che le ho viste, passati due secondi e scomodati non più di un paio di neuroni mi sono accorto che le foto non potevano essere state scattate da un soggetto autistico. E questo per tanti motivi, ci si potrebbero scrivere interi libri. Ma basta prendere in considerazione le prime più banali impressioni per avere enormi dubbi sulla paternità "autistica" di quelle foto. Qualche foto è stata scattata sott'acqua, le altre in superficie. Caspita, un geniale soggetto autistico che non solo fa foto grandiose, ma è anche esperto subacqueo. Poi, dopo i primi forti dubbi, mi accorgo che su una foto si sono dimenticati di cancellare il nome del vero fotografo, il professionista Detlef Winkelewski. Anzitutto è sorprendente che qualcuno si prenda la briga di "rubare" foto per fare un PPS e spacciarlo per qualcosa di eclatante, ma è ancora più sorprendente che ci sia ancora, a distanza di un annetto da questa bufala, chi ci crede e la spaccia per vera. Basta digitare su Google "Patrick Notley" per vedere quanto fermento creano certe bufale nei blog, nei cosidetti social network, senza contare tutte le email che girano (e che me le fanno girare...) con questi PPS fasulli. Ne ho visti di tutti i colori; enormi cazzate spacciate per profondi pensieri di santoni di turno o del Dalai Lama in persona, commoventi catene di sant'antonio accompagnate da struggenti motivetti musicali che se non le rimandi ad almeno tot persone ti scende una sfiga paurosa...., ma quello che più mi fa incazzare stavolta è che ci abbiano messo l'autismo in mezzo. Persone indegne di nominarlo. In una società veramente costruttiva e civile, un soggetto come quello che ha inventato questa storiella lo si obbligherebbe a qualche mese di riflessione, magari a stretto contatto di persone affette da autismo, e in qualità di aiutante.
Non potrebbe che fargli bene!

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