venerdì 17 maggio 2013

AUTISMO E GENIALITA': BASTA!!!

Periodicamente le cronache dei giornali riportano i casi di "autistici" geniali. L'ultimo di cui ho letto ha 14 anni ed è destinato al Nobel per la fisica.
Parla meravigliosamente bene, esprime concetti profondi e addirittura da consigli ai suoi coetanei ma pare che abbia qualche problema "ad allacciarsi le scarpe". Viene paragonato ad Einstein che aveva una "forma di autismo" chiamata Asperger. Penso che sarebbe ora che si dedicasse un po' di attenzione anche alle persone autistiche VERE, quelle che hanno le mamme normali (o incapaci?). Quelle come me che non riescono a farli diventare dei "GENI" della matematica, della musica, della fisica quantistica. Quelli che hanno genitori che devono arrabbattarsi ogni giorno per contrastare gravi disturbi del comportamento, atteggiamenti autoaggressivi, conflitti motivazionali. Siamo noi che abbiamo sbagliato qualcosa a non essere capaci di trasformarli in geni come questi genitori che si vantano di averli "miracolati" anzichè affermare con onestà di aver avuto  la fortuna di aver a che fare con un disturbo dello sviluppo nella sua forma più benigna?
La sensazione di impotenza e inadeguatezza accompagna tutte le nostre giornate che sono interamente dedicate a seguire rituali irrinunciabili, ad organizzare il tempo di nostro figlio nel modo più soddisfacente per lui con le poche attività che gli sono gradite. Queste notizie contribuiscono a far aumentare il nostro disagio. A farci domandare "Cosa abbiamo sbagliato, cosa abbiamo omesso di fare affinchè il nostro ragazzo autistico non diventasse un GENIO?". Una cosa sappiamo con certezza: abbiamo annientato la nostra vita, le nostre necessità di svago e il nostro bisogno di recuperare le forze per contrastare l'autismo senza "GENIO". Viviamo giorni tutti uguali, fatti di routine, visite mediche, esami diagnostici, piani educativi individualizzati, battaglie per strappare qualche ora di sostegno scolastico in più. Ma nostro figlio non è diventato un "GENIO" nel frattempo che a noi i capelli sono diventati bianchi, lui non ci ha sorpresi facendoci discorsi sui massimi sistemi, non può uscire da solo perchè non ha alcuna percezione del pericolo, non è assolutamente interessato a niente che possa conquistare l'attenzione della stampa e delle televisioni. Allora i casi sono due: o noi, nonostante ogni nostro minuto sia dedicato a lui siamo assolutamente incapaci di far emergere il GENIO che è in lui, oppure, più verosimilmente, la sua forma di autismo è così grave da non permettergli di fare di più. Perchè bisognerebbe sottolineare che non esiste l'autismo, ma gli "autismi". Quindi anche l'autismo VERO, quello più severo, quello che cambia la vita, rivoltandola come un calzino! Ma l'attenzione della stampa è tutta verso la genialità dell'autismo. I casi come il nostro non sono degni di attenzione, non fanno scalpore. Deve passare il messaggio, o meglio l' "equazione" autismo = genialità. Perchè alla gente che non sa piacciono le telenovelas, le favole a lieto fine. Quelle dove l'Orco Cattivo viene sconfitto. Dei genitori EROI che fanno fare il giro del mondo in motocicletta al figlio che sorride sempre e scrive davanti al computer frasi degne di un grande filosofo. Alla gente comune non interessano i casi di autismo senza genialità. Troppo tristi.
"E sempre allegri bisogna stare,
che il nostro piangere fa male al Re, fa male al ricco
e al cardinale, diventan tristi se noi piangiam....."

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