giovedì 9 agosto 2012

Un interessante libro sull'autismo: Pulce non c'è, di Gaia Rayneri.

Ognuno è libero di credere ciò che vuole, persino sulla comunicazione facilitata o assistita che dir si voglia.
C'è chi crede nelle apparizioni di madonne varie, di santi e di gnomi, si può benissimo credere che un autistico sia capace di pensieri profondi e poetici. Che però stranamente non è in grado di esprimere a parole o prendendo una penna in mano, ma solo attraverso questo "ingegnoso" sistema di comunicazione, ancora una volta ampiamente sbugiardato anche da questa vicenda. E' una storia vera e ne hanno fatto anche un film.
http://lastampa.it/2012/11/16/spettacoli/roma-film-fest-pulce-non-c-e-minuti-di-standing-ovation-SbY6GYMAhiDZ9VVPpvSxrI/pagina.html

http://brotture.net/2009/10/26/pulce-non-ce/

  "" La CF (Comunicazione Facilitata). Tecnica pseudoterapeutica per bambini autistici
“Un bambino autistico siede davanti a una macchina per scrivere o alla tastiera di un computer.. Accanto a lui c’è un terapista, in genere una donna, che viene chiamato ‘facilitatore’. Il terapista pone al bambino una domanda, quindi gli stringe la mano, il polso o il gomito – mentre il bambino allunga il dito indice e comincia a digitare. Questo metodo si basa sulla convinzione che il bambino riesca a comunicare i propri pensieri scrivendo sulla tastiera. Poiché però non dispone della coordinazione muscolare necessaria per trovare i tasti giusti, il facilitare lo assiste in questa operazione aiutandolo a individuare i tasti che è certo il bambino intende premere…I bambini arrivavano addirittura a formulare per iscritto intere frasi dotate di senso logico…Erano completamente all’oscuro della forza del cosiddetto ‘effetto ouija’ o ideomotore. Sia pure in modo del tutto inconsapevole, guidavano il dito del bambino verso i tasti che immaginava stesse cercando. In parole povere, erano loro stessi, non i pazienti a scrivere. Come prevedibile, visto che è difficile guidare con precisione un dito verso un determinato tasto, i messaggi dei bambini pullulano di errori ortografici…. NON SNO A UTISTIBVCO QUANO SCRIV ”
“In uno dei primi test eseguiti a tale scopo il bambino e il facilitatore indossavano delle cuffie. Se una data domanda veniva udita da entrambi, il bambino digitava una risposta ragionevole. Ma nel caso in cui era solo il bambino a sentire la domanda, mentre il facilitatore ascoltava della musica, la risposta del bambino non aveva alcuna attinenza con la domanda…. Un’immagine veniva mostrata sia al bambino che al facilitarore. Il bambino digitava con precisione il nome dell’oggetto da riconoscere quando era aiutato dal terapista. In seguito lo sperimentatore mostrava un’immagine al facilitatore, ma questa volta, nel girare la cartellina in modo che solo il bambino potesse vedere l’immagine, copriva di nascosto la prima immagine, esponendone una diversa… il bambino non scriveva il nome dell’immagine che aveva visto, bensì il nome di quella che era stata mostrata al facilitatore….
Nel 1992 un gruppo di facilitatori si convinsero che alcuni pazienti fossero dotati di poteri psichici. Per esempio, mentre questi bambini digitavano sulla tastiera il terapista teneva loro la mano, le frasi che componevano rivelavano spesso ciò che il facilitatore stava pensando…. Mostravano a un bambino una immagine, per esempio un elefante. Ed ecco che un altro bambino, in una stanza distante, digitava la parola ‘elefante’ quando gli veniva chiesto cosa avesse visto il suo compagno. Naturalmente entrambi i facilitatori coinvolti nell’esperimento sapevano che l’oggetto da riconoscere era un elefante…
Esperimento con Randi: Mescolava un gruppo di carte con immagini differenti, scegliendone una a caso. A un facilitatore veniva chiesto di uscire dalla stanza, mentre Randi mostrava l’immagine al paziente e alle persone presenti. Quando il facilitatore rientrava, prendeva il bambino per mano e gli chiedeva di scrivere il nome dell’immagine che aveva visto, il bambino digitava solo nomi errati. ""
Tratto da: CORSO DI IPNOSI
“Le Tecniche del Successo…”
Le Tecniche usate dall'Ipnopolitica e dalla Religione
Per  confondere l'uomo,dominarlo,soggiogarlo
di Vladimiro Sarno
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  Non limitatevi a leggere romanzi di successo, la cultura è fatta anche -anzi soprattutto- di altre cose non alla portata di tutti, di libri che non trovate in bella vista in tutte le edicole, come i testi sull'ipnosi per esempio, che vi svelano i meccanismi sui quali si basano cose di tutti i giorni, a cominciare dai trucchi della comunicazione facilitata fino ai condizionamenti indotti dalla tv.
Marcello.
http://www.integrazionescolastica.it/article/1141



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